Di norma si usa gli e non li: famiglia, bagaglio, coniglio, consiglio, figlio, foglio.
Si usa li nei seguenti casi:
- all'inizio di parola: lieto, lieve, liana; fanno eccezione l'articolo gli e i pronomi gliene, glielo ecc.;
- quando la l è doppia: allietare, allievo, idillio, sollievo;
- nelle parole in cui l'accento cade sulla i (regalìa, malìa, balìa) e nei loro derivati (ammaliare);
- in parole che per la loro origine dotta, riproducono la grafia latina: ausilio, concilio, ciliegia, cavaliere, esilio, mobilio, milione, miliardo, olio, petrolio, vigilia;
- nei nomi di persona: Emilio, Virgilio; fanno eccezione Guglielmo e Gigliola.
Con i nomi geografici, alcuni, per lo più di origine latina, si scrivono con li (Italia, Sicilia, Versilia), mentre altri, per lo più di origine straniera, si scrivono con gli (Marsiglia, Siviglia).